La libertà personale: perché è importante

Alla base di ogni percorso psicologico emerge Lei: la Libertà.
Questo concetto filosofico in realtà è alla base di ogni sviluppo concreto dell’essere umano.
Malessere e sofferenze psichiche sono sempre carenti di questa “nobile essenza di vita”.
In ogni persona che si rivolge a me, per un aiuto, scopro l’implicito desiderio di una fame di libertà.
“Non riesco a…”
“Non mi sento di…”
“Vorrei ma…”
Frasi impregnate di impotenza. Io le ascolto e so che, una volta conquistata un poco più di libertà, si avrà come regalo la flessibilità al possibile, arriveranno i primi sblocchi, dei cambiamenti che concateneranno poi un susseguirsi di potenzialità.
Kierkegaard si chiedeva: “Libertà da o libertà di?”.
La libertà è una meta interiore, ha un sapore spirituale. È un’attitudine attiva nei confronti della vita.
È definita anche come “l’assenza di vincoli o interferenze che minano l’autonomia individuale”.
Socrate dice che la vera libertà inizia con la conoscenza di Sé.
La libertà è la capacità di determinarsi secondo scelte autonome e la possiamo identificare come la spinta data dal desiderio di miglioramento delle proprie condizioni esistenziali.

Ma quello che voglio affrontare in questo articolo come psicologa è il concetto di “libertà personale” che non è solo “assenza di vincoli” ma è data da un’accresciuta consapevolezza interiore.
Freud diceva che la nostra vita psichica non è libera perché “siamo consciamente confusi e inconsciamente controllati”.
C’è quindi il bisogno di liberare se stessi e il proprio potenziale per affrontare le cause interne dei nostri limiti di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli; una volta rilasciate possiamo agire anche su condizionamenti esterni.
Perché quindi un percorso psicologico che illumini la nostra interiorità è fondamentale? Perché senza un’autentica “presa di coscienza” noi non possiamo modificare pensieri poco funzionali e tendiamo a vivere in modo automatico, illudendoci di essere liberi.

Essere liberi significa diventare responsabili delle proprie scelte agendo in accordo con il nostro più profondo sentire, attuando un’armonica coerenza tra l’interno e l’esterno.
Potremmo allora definire la libertà come uno “stato d’animo”.
La libertà trova le sue radici nel nostro cuore e nella nostra anima. Chi sogna, chi crede in se stesso, chi si entusiasma si sentirà sempre libero. Chi ha paura della vita sarà sempre un prigioniero, principalmente di se stesso.
Per spezzare le catene che vincolano a una vita prevedibile, al determinismo, alla mancanza di potere creativo e di scelta bisogna avere il coraggio di affrontarsi.
Jung diceva che senza consapevolezza di sé non ci potrà mai essere una vera libertà individuale perché essa nasce da dentro.
Bisogna iniziare a chiedersi “chi sono?” per superare lo strisciante senso di impotenza che dorme comodo dentro una vita passiva.
“Per la mente che vede con chiarezza non c’è necessità di scelta, c’è azione.”

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