Il senso di colpa come superarlo

Il senso di colpa è un’emozione complessa. In questo articolo voglio guardarlo in faccia nel suo “lato oscuro”; voglio affrontarlo in una prospettiva che possa permettere un affrancamento da quella sensazione soffocante e censurante di malessere emotivo e profondo turbamento che evoca.
C’è un’attitudine individuale a provarlo senza che esso si trasformi in un severo giudizio e condanna diventando quindi patologico.
La storia di ognuno di noi, le relazioni primarie, la predisposizione caratteriale: tutte queste variabili hanno il compito di lasciare spiragli di luce più o meno ampi.

Ogni volta che accolgo una persona in studio lo sento “strisciare”. Si insinua come un serpente che ti fa sentire indegno.
È il nutrimento preferito dell’autosabotaggio inconscio.
È come se mi ripetessi sempre: “Non merito perché in quell’occasione ho deluso delle aspettative in me stesso o negli altri.”
Fa capolino “l’atto mancato” o “compiuto”.
Il Super Io rigido diventa imperatore e allora partono le recriminazioni interne, la svalutazione di Sé.
Devo espiare una colpa e, a volte, lo devo fare in eterno.

Anche la scarsa autostima e un odio inconscio per noi stessi possono partorirlo, per cui abbandono l’idea di desiderare e ottenere di più invalidando tutta la mia vita.
Chi è posseduto dal senso di colpa altera la percezione di Sé manifestando attraverso disturbi depressivi, ansiosi, pensieri ossessivi, il bisogno di espiare.
L’obiettivo di un percorso psicologico è quello dell’autoaccettazione.
Affrontare la vergogna, il presunto errore, abbandonare quell’ideale dell’Io a cui ci si aggrappa, scardinare il senso di perfezionismo a cui inconsciamente si aspira, sganciarsi da un’adesione familiare, culturale, coercitiva e giudicante.

In questo viaggio di guarigione, si vivrà un sostegno nell’affrontare “la colpa”, accettandola ed elaborandola.
Solo attraverso la scorporazione del pregiudizio si giungerà alla comprensione della motivazione che sottende questa invalidante emozione e quindi alla possibilità di lasciare a terra le zavorre formatesi permettendosi di meritare.
Il processo psicologico evolutivo sarà quindi un processo prettamente liberatorio.
Sì, riuscirai a perdonarti.

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